«Se noto, in un negozio, una giacca che secondo me sarebbe perfetta da indossare a un evento, la acquisto. E la acquisto anche se non ho ancora, in agenda, l’evento a cui partecipare indossandola. La stessa cosa deve avvenire nella nostra vita, nel rapporto con noi stesse: non dobbiamo aspettare che il cambiamento sia avvenuto per adattarci a esso. Dobbiamo adattare la nostra nuova immagine fin da subito a quello a cui miriamo: è un processo completamente inverso rispetto a quello che siamo abituate ad avere nel nostro mindset».
Con Lavinia De Naro Papa, consulente di immagine e Personal Shopper, abbiamo chiacchierato dei cambiamenti che -chi più e chi meno- da settembre intendiamo realizzare; perché settembre, si sa, è il nuovo gennaio, è il periodo in cui, finite le ferie, si stilano i nuovi buoni propositi per cambiare la propria vita e plasmarla in basi ai rinnovati desideri. C’è chi inizia una dieta, chi (ri)comincia la palestra, chi si mette in cerca di un nuovo lavoro o chi vuole migliorare la realtà del proprio: settembre arriva e porta, con sé, voglia di cambiamento. E cosa c’entra l’immagine in tutto questo?
«Bisogna già essere quel che si vuol diventare: adattare la propria immagine presente, quindi il proprio outfit e più in generale il proprio look, al “ruolo” che vogliamo andare a ricoprire ci porta già a sentirlo, a viverlo e automaticamente ad attrarlo con più facilità. Siamo abituate – spiega Lavinia – ad aspettare che le cose cambino per adattare la nostra immagine alle cose, ma è il contrario che deve avvenire».
L’immagine esterna è collegata al proprio sé
«Quando tengo una diretta sui Social in cui parlo del mio lavoro, indosso le scarpe con il tacco. Anche se non si vedono – dice Lavinia -. Questo è perché in quel momento io sono “Lavinia Fashion Tips” (il nome del suo Brand, ndr) e quel ruolo che assumo necessita di determinati elementi, tra cui le scarpe con il tacco. È fondamentale, quindi, chiedersi quali sono gli elementi del tuo look che ti fanno già sentire chi vuoi diventare: può essere la scarpa, un abito oppure il colore dei capelli. Non soffermiamoci, infatti, ai vestiti: quello dell’immagine è un concetto molto più ampio. Ad esempio, passa anche attraverso una manicure: conosco molte donne che fanno scegliere all’estetista il colore da mettere sulle unghie. Non sanno sceglierlo da sole. Questo è perché, probabilmente, non hanno un forte collegamento tra quello che sentono di essere e l’immagine che proiettano, di cui in questo caso non sono “padrone”».
Trovare la propria immagine non è solo questione di cosa indossare o di quale smalto scegliere: «Trovare il proprio stile non significa solamente andare a comprare nuovi abiti. Significa, prima, capire chi sei e in quale modo vuoi comunicarlo. Non significa, poi, avere solo scarpe con il tacco o solo scarpe da ginnastica: vuol dire, invece, conformare la propria immagine al proprio sé e, al contempo, adeguare la propria immagine al contesto o all’ambiente di quel momento. Lo stile passa anche dagli abiti che scegliamo, ma non solo: è più una questione di sicurezza in sé e di energie. Passiamo lo stesso messaggio sia con i jeans sia con un tailleur se, sotto quei vestiti, abbiamo una personalità forte e sicura e rappresentata, appunto, sia da un jeans sia da un tailleur».
Settembre? Ricomincia da te e dalla tua immagine
Bisogna fare in modo che i cambiamenti che vogliamo attuare nella nostra vita arrivino a noi, così da poterli accogliere e farli diventare parte del nostro nuovo quotidiano: «Non possiamo continuare a vivere in attesa. Non possiamo continuare a rimandare quello che vogliamo diventare: prepariamoci già a essere ciò che desideriamo. Non aspettiamo di dimagrire, di cambiare lavoro… Per entrare in questo nuovo mood possiamo iniziare da piccole cose, ad esempio non aspettando il weekend per indossare una scarpa con il tacco, ma indossandola proprio quel giorno stesso se ci fa sentire bene! È ora di dire basta alla “vergogna” di mostrare il proprio cambiamento, il proprio sé, solo per adattarci a dei canoni sociali che in realtà non ci appartengono. E a proposito di ciò che non ci appartiene – conclude Lavinia –, quando affrontiamo un qualunque percorso di cambiamento, ci rendiamo conto che tante cose non ci appartengono più, già a partire dallo sguardo che diamo all’armadio e con il quale ci accorgiamo che molti abiti che abbiamo non ci rappresentano più. Iniziamo a sbarazzarci di quelli: come si fa a fare il passo successivo? Sono certa che c’è una personal shopper che ti sta aspettando per farlo insieme…».