Sì, viaggiare. I nostalgici l’avranno letto cantando, con l’inconfondibile voce di Lucio Battisti nella mente. I più speranzosi, invece, l’avranno semplicemente letto per quel che è: il Sì delle istituzioni per tornare a viaggiare dopo un anno buio per il mondo del turismo, messo in ginocchio dalla pandemia da Covid- 19.
«Non ho mai smesso di aspettare la ripartenza, il mio ottimismo mi ha sempre permesso di sapere che era solo questione di tempo. Certo, non siamo ancora alla fine di questo incubo, ma pian piano le cose stanno migliorando. Noi siamo già riusciti a partire una volta, ora bisogna lavorare per recuperare il tempo perduto» dice Massimo Pelle, che insieme a Matteo Grotto gestisce Direzione Caraibi, un progetto attraverso il quale scoprire le migliori opportunità immobiliari in Repubblica Dominicana.
Il turismo ha un impatto “a domino”
Massimo Pelle
Repubblica Dominicana: lì dove il turismo non muore mai. I dati
Tra le mete più desiderate dai viaggiatori, il paradiso della Repubblica Dominicana è sempre stata sul podio. Il mare caraibico, la possibilità di escursioni in contesti naturalistici di impattante bellezza, una cultura da scoprire, il clima perfetto: una destinazione amata e che, stando agli ultimi report pubblicati, sta riprendendo il suo flusso turistico.
Solo a marzo del 2021, il Paese ha ricevuto più di 260mila visite straniere: un dato che fa registrare una crescita del 56 per cento in più rispetto al precedente febbraio e del 3,4 per cento rispetto all’anno scorso. Numeri comunicati dal Ministero del Turismo della Repubblica Dominicana (Mitur), che specifica anche che, nello stesso marzo di quest’anno, sono arrivati più di 3mila voli di cento compagnie aeree diverse, appartenenti a oltre quaranta Paesi del mondo; l’occupazione dei voli in arrivo ha raggiunto livelli simili al periodo pre-pandemia. Questo fa registrare un amento del 39 per cento rispetto a febbraio.
«Il turismo ha un impatto “a domino” su tutto: noi lavoriamo nel settore immobiliare – spiega Massimo – ma siamo comunque toccati dagli effetti dell’andamento del turismo. Così capita ai ristoratori, agli albergatori fino alle piccole realtà commerciali locali di un posto. E, a catena, i loro fornitori e un intero Paese. Soprattutto se parliamo di Paesi come la Repubblica Dominicana, che di turismo ci vive».
Occupazione alberghiera, prenotazione di voli e camere: nell’ultima settimana di marzo, si è registrata una crescita di oltre il 70 per cento per quanto riguarda queste attività, la più alta dell’ultimo anno. A confermare questo trend della Repubblica Dominicana, che la vede in netta ripresa dopo un anno di paure e incertezze.
Tra le destinazioni, le principali sono La Romana, Bayahibe, Punta Cana, Samanà e Puerto Plata; superando marzo, di cui abbiamo già raccontato i buoni risultati, basti pensare che le prenotazioni di camere a partire dal primo aprile del 2021 è addirittura superiore a quello dell’anno precedente. Picchi di prenotazioni soprattutto per Punta Cana e La Romana – Bayahibe.
In viaggio verso una delle 40 spiagge più belle del mondo
Tenendo conto del numero di spiagge esistenti in tutto il mondo, vantarne una tra le 40 più belle è una possibilità non per tutti: in Repubblica Dominicana c’è e forse è anche per questo che, come dicevamo, rientra tra le mete da sempre più desiderate.
«Noi non siamo un agenzia viaggio – specifica Massimo -, non ci occupiamo di organizzare il tuo singolo viaggio in Repubblica Dominicana: il nostro obiettivo, come Direzione Caraibi, è aiutare le nostre persone a realizzare un progetto di vita che abbia come meta questo paradiso. Dalla proprietà alla rendita all’investimento: non si tratta di una gita bensì di una decisione che può cambiare la vita di chi la prende. Oltretutto con la formula MultiFive, legata a Direzione Caraibi, si può accedere a questa possibilità tramite un investimento minimo di 5mila euro, cifra che rapportata al budget di una singola vacanza parla da sé per la sua convenienza, per i suoi vantaggi. Investire nel mattone caraibico è la scelta vincente: i dati, dopo un anno di pandemia, ce lo confermano. Ma non avevamo dubbi».