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Storie e valori attraverso capi e accessori: Erika Bijoux and More, dove il quotidiano si fa leggerezza e autenticità

Da Erika. È così che viene da dire, quando ci si reca nel suo negozio; e non solamente perché il suo nome sia parte dell’insegna che capeggia sulle sue vetrine, ma perché lei è la perfetta rappresentazione di ciò che si intende quando si tenta di spiegare che, prima del prodotto, prima del servizio, nel prendere le proprie decisioni di acquisto si sceglie la persona. Erika è quella persona.

Erika Barbonaglia è la titolare del negozio Erika Bijoux and More, uno dei punti di riferimento del mondo del commercio di Vercelli: il suo negozio, che abita una delle vie del centro storico della città, è la risposta a chi cerca uno shopping che parli di identità, di autenticità, di gioiosa bellezza. Valori che Erika stessa ha saputo trasmettere nel suo lavoro, di cui parla con amore e devozione: «Alla mia professione ho sempre dedicato corpo e anima, anche in quei periodi in cui si è rivelata la difficoltà più grande da affrontare. Non mi sono mai vergognata degli ostacoli che ho dovuto superare perché non mi è mai interessato apparire diversa da quello che sono; sono orgogliosa di come ho imparato a gestire il mio lavoro, il mio negozio: quello del commercio non è un settore semplice, devi essere sempre capace di destreggiare l’imprevisto, il trend socio-economico del momento, che a volte è positivo e altre negativo. Di una cosa sono certa: questa sono io, non potrei mai rinnegare il mio modo di essere a favore di qualcosa che non mi garantisca genuinità».

Erika Bijoux: è così che viene chiamata da chi la conosce, ormai da anni, da chi si reca nelle stanze del suo negozio per trovare una t-shirt, una giacca o un accessorio. Niente surplus: nello shop si trovano solo pezzi desiderosi di raccontare l’anima di una persona e, allo stesso tempo, capaci di interpretare qualsiasi stile ci rappresenti.
«Chi si rivolge a me per i suoi acquisti, e soprattutto per avere un consiglio, lo fa con la consapevolezza che sarò sempre sincera nel proporre un indumento o un gioiello: nel mio percorso di vita ho affrontato grandi cambiamenti, che ho deciso di mettere in atto per sentirmi bene con me stessa nonostante mi siano costati molta fatica – racconta Erika con emozione -; per questa ragione ritengo importante che ogni persona esca dal mio negozio con la serenità di aver acquistato qualcosa che le appartenga davvero e che la rappresenti per ciò che sente di essere e per ciò che vuole mostrare di sé».

Il negozio di Via Crispo sa raccontare tanto: di un impegno, innanzitutto. Un impegno fatto, in primis, per le relazioni che la titolare ha saputo intessere e che oggi è capace di curare. I dettagli, la presenza di riferimenti a questioni sociali del momento, frasi che capeggiano sui muri, i disegni dei bambini appesi vicino alla cassa (quasi a dire: per me è più importante che vediate questi) raccontano il modo in cui Erika vive il suo lavoro, «iniziato tanti anni fa, quando ho mosso i primi passi al mercato: avevamo il nostro banchetto la cui insegna già ci rappresentava con l’unione dei nostri nomi. In quel momento ho tentato di apprendere ciò che si può imparare al di là della capacità di vendere un pantalone, una maglia: il mio obiettivo era imparare a capire le persone, le loro necessità e il modo in cui hanno bisogno di essere trattate. Ognuna, tra l’altro, il proprio. Osservavo con attenzione gli outfit di chi si avvicinava al nostro stand, cercavo di carpire i trend del momento, quello che la gente amava indossare e verso cosa, invece, c’era difficoltà. Ho capito fin da subito che il mio lavoro è osservazione, ancor prima che vendita».

Nel mese di marzo del 2024, “Erika Bijoux and More” ha compiuto dieci anni: un traguardo festeggiato insieme alle sue clienti, con le quali cerca sempre di interagire attraverso contest, giochi Social e… video tour: «Il video tour è iniziato quando ancora Facebook non permetteva le live: registravo dei video in cui, ogni lunedì, mostravo i capi e gli accessori in vendita per raccontare alle persone cosa avrebbero potuto trovare. Una volta introdotta la possibilità della diretta, ho trasformato questo appuntamento digitale in uno scambio in tempo reale con chi mi segue e che, anche da casa, può farmi domande in merito ai miei prodotti. È un modo per offrire un servizio in più: il mondo cambia velocemente, con esso le modalità di relazione, non solo quelle di vendita, e chi vive il commercio lo sa bene. Adattarsi alle esigenze di comunicazione del momento non è solo questione di business: è una scelta umana, che tiene conto dei bisogni delle persone, anche questi in continua evoluzione».

Erika non molla mai. Durante l’intervista non risparmia gli aneddoti che l’hanno vista vivere grandi difficoltà, come ogni imprenditore, come ogni commerciante, come ogni persona, come ogni donna: non nasconde le lacrime e non nasconde sé stessa dietro a ipocrisie che potrebbero renderla, agli occhi di chi la guarda e la ascolta, diversa da quello che è: il lavoro che c’è dietro alla costruzione del proprio sé è grande, Erika lo sa, ed è per questo che oggi non inquinerebbe mai la sua individualità con un racconto fittizio di ciò che sente di essere.

«Ci sono momenti in cui non riesco a mascherare le mie tristezze, le mie preoccupazioni: alcune clienti se ne accorgono e me lo sottolineano. Ammetto che arrivo a chiedermi: è giusto? Potrebbe essere, questo, un problema per la mia attività? Ma io sono questa, chi mi sceglie lo fa proprio per la trasparenza che mi contraddistingue. No, non riesco a essere sempre al massimo del mio umore e proprio per questo so che anche le mie clienti potrebbero entrare dalla porta del negozio con i loro turbamenti, le loro preoccupazioni, le loro tristezze: Erika Bijoux and More è un negozio dove trovare accoglienza, gioia e bellezza, tutti strumenti per non piangersi addosso e superare ogni momento di difficoltà e di crisi. Perché anche questo ha forgiato il mio carattere e la mia persona: guardarmi intorno e capire che c’è sempre qualcuno che soffre più di me e, forse, anche con ancor più ragione. Il lamento fine a sé stesso non ha mai fatto parte di me: con un po’ di colore e un sorriso, ci si porta a casa ancora un’altra giornata».

Riassumere Erika in un’intervista è pressoché impossibile. Di lei ci sarebbe da raccontare a lungo. Del suo negozio ci sarebbe da osservare ogni angolo, anche il più recondito. D’altronde Erika lo dice bene ancor prima che sia varchi la soglia del suo negozio: qui ci sono io, qui c’è tanto per te. Ma c’è un dettaglio da tenere in considerazione: “and more”. Perché sta tutto lì: perché c’è “molto altro”

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