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Il dolore cervicale? Non solo sedentarietà, ma anche abuso di pc e smartphone

Carlo Conte, osteopata: «Staccare lo sguardo dal desktop ogni trenta minuti per rilassare i muscoli»

E’ uno dei primi motivi di consulto presso l’osteopata e il fisioterapista e, almeno una volta nella vita, abbiamo dovuto fare i conti con lui: stiamo parlando del dolore cervicale, fastidioso “compagno di viaggio” soprattutto di quanti, quotidianamente, si trovano a passare diverse ore alla scrivania davanti al pc. «La cervicalgia colpisce tantissime persone, non solo per sedentarietà come vuole l’immaginario comune, ma anche per abuso di smartphone e personal computer – spiega l’osteopata Carlo Conte – La cosiddetta “posizione da pc”, infatti, è tutt’altro che piacevole per il nostro collo. Non dobbiamo dimenticare che c’è un collegamento tra i nostri occhi e i muscoli del collo. Provate a girare la testa guardando nella direzione opposta… è quasi impossibile! Avere un sovraccarico oculare equivale infatti ad avere un sovraccarico dei muscoli cervicali».

Come fare quindi per ovviare a questa problematica? «Il primo consiglio da dare ai lavoratori “da desk” è quello di staccare lo sguardo dal monitor ogni trenta minuti e rivolgerlo all’orizzonte, a quanto scorgiamo dalla finestra dell’ufficio o di casa  – afferma ancora Conte – Quando fissiamo lo schermo del computer gli occhi sono convergenti poiché si concentrano su un punto specifico dello stesso; al contrario, quando osserviamo l’orizzonte, la vista sarà divergente e i muscoli oculari saranno più rilassati, insieme a quelli cervicali». 

Vista che si può preservare altresì con lenti con filtro blue-control che serve a proteggere gli occhi dalla “luce blu” tipica dei dispositivi elettronici anche se oggi sono svariate le apparecchiature che hanno l’omissione della blu light. «In questo modo gli occhi sono più riposati e i muscoli del collo si rilassano di conseguenza – rivela il professionista – Questi ultimi, inoltre, sono collegati anche al diaframma e alla respirazione tramite quel “ponte di comando” che è il nervo frenico».

Una postura corretta ed esercizi di meditazione e respirazione con pratiche quali yoga e tai chi contribuiscono, quindi, molto al rilassamento cervicale: «Nelle risorse gratuite del mio sito c’è un video dedicato proprio al rilassamento profondo – spiega lo specialista – ». Per Conte, però, il consiglio per trascorrere una vita senza dolore cervicale è uno soltanto: «Non far cronicizzare la problematica  – conclude  – Il sintomo va seguito e trattato; si dice che occorra, infatti, una terapia per ogni mese di dolore. E’ difficile poter dire quanti trattamenti siano sufficienti per far scomparire la cervicalgia, si va dai tre incontri a salire in base proprio alla cronicità della patologia».

Patologie di cui l’osteopata è via via sempre più specializzato: «Ho scelto di iscrivermi anche a Medicina per avere una visione ancor più globale della Scienza di cui sono discepolo – chiosa – Sento forte in me l’esigenza di riportare la Medicina ad avere un approccio più olistico, con al centro la persona».

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