Maggio 1, 2024
11 °C Roma, IT

Percorso editoriale di Brand Journalism

Ultimissime
“Molto bene!”, scopri il Festival dedicato al Benessere Olistico Tempo di swap party: shopping sostenibile a costo zero. Scopri l’evento Maraki: il Food Lab dove cibo e comunicazione si fondono Salone del Mobile 2024: Giorgio Armani presenta “Echi dal mondo” Salone del Mobile Milano 2024: gli eventi da non perdere Justme Milano: inaugurata la summer season. Aperta la terrazza estiva con la salita su Torre Branca La prima edizione di Fashionality: il workshop in cui l’immagine diventa strumento efficace dell’identità personale L’eccellenza italiana promossa dai giovani: a Milano debutta il Festival del Made in Italy. L’artigianato riparte dalle nuove generazioni Lusso Gentile: un progetto che punta a una rivoluzione culturale. Intervista a Gianluca Borgna, dal Grand Hotel Alassio Milano Fashion Week tra consuetudine e riforma. Valore allo streetstyle: la nostra Fotogallery Milano Fashion Week: un’edizione genderless e cosmopolita. Il nostro fotoreportage Armani Silos: la nuova mostra targata Aldo Fallai per Giorgio Armani Il mondo 2xMuse: a Vercelli il second hand è lusso, arte e community Solution Journalism Network: il “giornalismo delle soluzioni” compie dieci anni Milano, attenti alle strade: ci sono cinque euro da raccogliere. La nuova campagna di street marketing targata Gimme5 Mercato delle case a Milano: “L’agente immobiliare deve essere onesto e trasparente” Giardino zen: un angolo di pace tra le mura di casa Nasce People&Tourism, il magazine sull’ospitalità Mal di testa: i consigli dell’osteopata per combatterlo La Sicilia è servita: la cucina di Giusina su Food Network

La Sicilia è servita: la cucina di Giusina su Food Network

Sentirsi a casa: cosa significa esattamente? Forse potremmo raccontarlo dicendo che esiste una differenza tra luogo e posto, laddove “luogo” significa la situazione in cui ci troviamo e questa può essere ovunque, ma il “posto” è quello che noi definiamo casa, quello che ci portiamo dentro dovunque siamo e dovunque andiamo e quello può essere uno solo.

«Il tuo libro mi fa sentire a casa, mi riporta di nuovo nella mia terra: forse è questo uno dei migliori complimenti che mi sono stati fatti riguardo alla mia pubblicazione. E forse era proprio questa la Mission di questo libro: alleviare un po’ la mancanza, per chi è lontano, e far conoscere una terra a chi, invece, non l’ha mai scoperta».

Giusi Battaglia parla della sua terra natale, la Sicilia, a cui ha dedicato il suo primo libro “Giusina in Cucina, la Sicilia è servita” (Cairo Editore), uscito lo scorso 28 ottobre e presente in tutte le libreria d’Italia. Si tratta di un vero e proprio excursus nella storia enogastronomica dell’isola, un viaggio culinario che è possibile fare attraverso le ricette descritte da Giusi, semplici e dal carattere profondamente culturale e territoriale.

«Attraverso il libro abbiamo scalato, fin da subito, importanti classifiche di vendita. Ma non è solo questo a rendermi felice – spiega Giusi -: mi rende gioiosa il fatto che il libro piaccia. Mi rende soddisfatta il pensiero di aver reso concreto l’amore per la mia terra e il riuscire a trasmetterlo. Sono sicura che se avessi lavorato a una pubblicazione con ricette di altre parti d’Italia non avrei ottenuto gli stessi risultati: è stato dedicare il tutto alla Sicilia che ha permesso, al libro, di avere questo successo. A volte faccio anche fatica a definirlo il “mio” libro, perché questo è il libro di chi lo sceglie. Delle persone che lo acquistano per scoprire, conoscere, sperimentare. Ma è soprattutto di quelle persone che, nell’ultimo anno, mi hanno sempre seguita e sostenuta: senza di loro, non sarebbe stato possibile questo successo».

Un successo preceduto dalla presenza di Giusi Battaglia ai fornelli di Food Network, dove conduce il programma omonimo “Giusina in Cucina” durante il quale mostra la preparazione dei piatti siciliani, in particolar modo quelli legati alla tradizione palermitana; ora un nuovo appuntamento con Giusina, con “Seacily Edition” dalle isole di Favignana e Ustica.

«Sia attraverso Food Network sia con il libro mi sento una privilegiata nell’avere la possibilità di trasmettere quella che per la Sicilia non è solo cucina, ma una radicata cultura e spesso anche multietnica. Il mio non è campanilismo – spiega Giusi – ma il desiderio di trasmettere l’emozione che io stessa provo quando cucino. Con i vari progetti abbiamo aperto un mondo alla cucina regionale: siamo infatti sempre stati abituati a programmi e ricettari solitamente eterogenei, mentre ora c’è un forte interesse verso la cucina più specifica, legata alle singole terre».

Il libro è richiestissimo, infatti a Giusi viene proposto di farlo arrivare anche all’estero, come in Russia o negli Stati Uniti: «Se questo libro riuscisse a viaggiare così tanto ne sarei felice e lo sarei anche per l’editore che mi segue, del quale sono molto orgogliosa. Ora, comunque, voglio vivermi il momento ed è una cosa che ho imparato a fare nell’ultimo anno: sì, perché in un solo anno, che è un arco di tempo breve, la mia vita è totalmente cambiata. Me ne sono accorta in particolar modo durante un viaggio, quando, arrivata a Palermo (Giusi vive e lavora a Milano, n.d.r.) le persone mi riconoscevano e mi fermavano. Ma ciò di cui parlo non è la felicità del successo di essere famosa, è la felicità data dalla consapevolezza di essere riuscita a tramandare qualcosa. Questo mi dà anche un altro pensiero – continua Giusi -, che è quello della responsabilità: ora che ho una determinata visibilità, devo avere a cuore i messaggi che mando attraverso i miei canali di comunicazione, perché ogni persona ha diritto di avere una Giusi coerente a quella che ha imparato a conoscere e apprezzare».

«Il segreto del successo del programma televisivo e del libro? Lì dentro ci sono io, c’è la mia essenza, e quando siamo autentici i risultati arrivano in maniera grandiosa».

Nel libro si possono trovare ricette siciliane e palermitane di ogni tipo, «ma la parte a cui sono più legata a quella dei pezzi di rosticceria (pag. 121 del libro, n.d.r.), perché è anche la parte che mi ha fatto dare vita al programma su Food Network grazie alla proposta del direttore di Real Time Gesualdo Vercio, senza il quale niente sarebbe iniziato. È stato lui il primo a dirmi che attraverso una mia ricetta si era sentito a casa. La Sicilia ha questo potere: è calamitica. Per chiunque. Sia per chi ne è originario sia per chi la vuol conoscere dall’esterno. Per tanto la pubblicazione di questo libro, per me, era un sogno: mi sono seriamente impegnata nel farlo, per riuscire a trasmettere competenza e amore. Ma c’è una cosa di cui sono particolarmente grata, da quando abbiamo pubblicato questo libro: avevo timore che fosse qualcosa di già visto, che non fosse nulla di così speciale. Tutti vogliamo, in qualche modo, lasciare il segno ma non sappiamo mai come fare: poi scopriamo che lo possiamo fare partendo da ciò che è più vicino a te, da ciò che più amiamo fare, perché sono le cose che ci vengono meglio. Penso sia questo – conclude Giusi – il segreto del successo del programma televisivo e del libro: lì dentro ci sono io, c’è la mia essenza, e quando siamo autentici i risultati arrivano in maniera grandiosa».

Previous Article

Francesco e Filippo: un viaggio in bici per combattere gli stereotipi sull’autismo

Next Article

Sloffy: l’anello che aiuta a combattere ansia e stress

You might be interested in …

Milano, una delle terrazze panoramiche più belle. Intervista a Massimo Maio, dall’ultimo piano de La Rinascente

Sentirsi arrivati è, secondo Massimo, l’indizio di qualcosa che inizia a non funzionare più. «È un errore che -dice- un imprenditore non dovrebbe commettere mai: questo, accanto a quello di perdere l’occhio d’impresa. C’è poi […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.